Poliestere, la fibra sintetica più diffusa nel mondo
Lo troviamo scritto sulle etichette dei capi d’abbigliamento degli articoli sportivi e della biancheria per la casa. A livello mondiale è il materiale più utilizzato per produrre abbigliamento e ogni anno che passa ne viene prodotto il 5% in più.
Di nome lo conosciamo tutti, il poliestere, e chi vende prodotti realizzati con questo materiale ne decanta con passione le tante qualità. Ma ti sei mai chiesto con che cosa è fatto e come viene prodotto?
Poliestere: cos’è e da dove viene?
Il poliestere è un polimero sintetico derivante dalla sintesi di materiali di scarto di alcuni prodotti petroliferi con vari additivi chimici. La primissima fibra di poliestere fu elaborata da un gruppo di scienziati britannici alla fine degli anni ‘30. Ispirati dalla scoperta del nylon (1935) questi studiosi fecero degli esperimenti di policondensazione e così crearono il polietilene tereftalato (il famigerato PET) dando vita al primo poliestere: il Terilene. Qualche anno dopo, la rinomata azienda americana DuPont acquistò i diritti dagli inglesi, fece ulteriori sperimentazioni e mise in commercio una fibra che chiamò rivoluzionaria: il Dacron.

“Lava e indossa”. Così venne presentato agli occhi dei consumatori questo nuovo tessuto che non solo non si sgualciva e non aveva bisogno di essere stirato, ma era anche resistente alle macchie e allo sporco, poco permeabile ed estremamente economico. Le caratteristiche di elasticità, tenacità e resistenza agli agenti fisici e chimici, all’abrasione e al calore, oltre al basso costo, fecero sì che l’utilizzo del poliestere si diffondesse rapidamente in molti ambiti produttivi.
Per cosa viene usato il poliestere
Dagli anni ’30 a oggi grazie allo sviluppo della tecnologia e dell’ingegneria, il poliestere è molto cambiato, e “migliorato”. Oltre a essere impiegato nell’industria tessile, puro o insieme ad altre fibre artificiali, naturali o sintetiche, le sue caratteristiche principe – elasticità e resistenza – lo rendono molto richiesto. Qualche esempio? Il poliestere viene usato per produrre i pannolini dei bambini, le bottiglie, le cinghie dei camion, le vele delle barche, i nastri trasportatori e anche gli isolanti per i cavi elettrici.
Le (vere) caratteristiche del tessuto di poliestere
Riepilogando: è resistente, anti-macchia, anti-piega e idrorepellente. Non assorbe i liquidi né l’umidità, e funge da isolante termico. E costa poco, molto poco, anche perché si può tingere con praticamente qualsiasi tipo di pigmento, anche con coloranti a basso costo derivanti da chimici di sintesi.
Sembrerebbe davvero un tessuto meraviglioso, non trovi? In realtà sono proprio queste caratteristiche che lo rendono dannoso, nocivo per la salute e antigienico.

Sgradevole al tatto, non traspirante e carico di elettricità statica
Ti è mai capitato di toccare un capo di abbigliamento esposto su una bancarella o in un negozio e ritirare subito la mano a causa di una sensazione sgradevole? O di sfilare un maglione e sentire i capelli e la pelle che si elettrizzano? Ecco, se avessi guardato l’etichetta, avresti visto che era di poliestere.
Il tatto è il primo dei nostri sensi ad “accorgersi” che il poliestere ha qualcosa che non va, e ad avvisarci che quel tessuto non farà bene alla nostra pelle.
Il poliestere, infatti, essendo non traspirante e idrorepellente, ostacola la naturale funzione respiratoria della pelle, bloccando la traspirazione e la termoregolazione. Inoltre, la sua particolare composizione chimico-fisica, fa sì che accumuli cariche elettrostatiche positive.
Impedendo la traspirazione e trattenendo l’umidità vicino al nostro corpo, il poliestere favorisce la proliferazione di germi, batteri e funghi e l’insorgenza di dermatiti da sfregamento e da contatto. Inoltre, spiegano gli esperti, il nostro organismo non riesce a smaltire l’elettricità statica creata dal tessuto e ne derivano stress psico-emotivo, e addirittura alterazioni della flora batterica intestinale.
Il poliestere fa male? Effetto sauna e patologie reumatiche
Nonostante i suoi molteplici e comprovati svantaggi, il poliestere è molto usato anche per confezionare capi di biancheria per la casa, ad esempio le lenzuola. Ma cosa succede quando si dorme nelle lenzuola di poliestere? Non essendo traspirante questo tessuto da un lato aumenta esponenzialmente la sudorazione, mentre dall’altro imprigiona l’umidità. Si crea così una sorta di effetto sauna che, oltre a non essere affatto piacevole, contribuisce a causare patologie reumatiche, nevralgie, dolori articolari e cervicali.
I benefici delle fibre tessili naturali
Come sopravvivere alle molteplici aggressioni del poliestere? Scegliendo fibre tessili 100% naturali per tutti quei capi che sono a stretto contatto con il nostro corpo, come la biancheria intima e le magliette, le lenzuola e gli asciugamani, che sono un po’ la nostra seconda pelle. I tessuti naturali, soprattutto il cotone e il lino, sono per natura adatti a stare a contatto con l’organismo umano perché sono molto traspiranti, anallergici, e assorbono l’umidità. Inoltre respingono le cariche elettrostatiche e la polvere, contribuendo a limitare la proliferazione di funghi e batteri. Sono davvero gradevoli al tatto, morbidi, e confortevoli.
Se realizzate con tessuti di alta qualità e confezionate ad arte, le lenzuola di cotone e di lino sono in grado di aiutare la pelle a rigenerarsi, a respirare e traspirare meglio. Inoltre, sempre grazie all’alta traspirabilità, agevolano la normalizzazione degli stati di alterazione cutanea. Il lino, grazie alla sua particolare composizione, svolge un’azione micro-massaggiante e, insieme al raso di cotone, è un tessuto lenitivo che allevia il malessere delle pelli fragili, reattive e sensibili.
Optare per lenzuola di buona fattura realizzate con tessuti naturali di qualità significa regalarsi sogni d’oro sia d’estate che d’inverno. Sì, perché sia il lino che il cotone hanno delle spiccate doti di termoregolazione che, unendosi alla naturale funzione della pelle, aiutano il nostro organismo a trovare la temperatura ottimale. Nelle roventi notti estive questi tessuti assorbono sudore e umidità, permettendoci di dormire più sereni e ossigenati. In inverno, invece, sfruttano il calore corporeo e lo trasmettono alle coperte tenendoci al caldo tutta la notte.
Lenzuola senza poliestere
Non rinunciare al benessere: scegli lenzuola di qualità in tessuti naturali! Dove trovarle? Scopri le proposte di Creole, la rinomata azienda artigianale toscana che da oltre 40 anni produce biancheria per la casa d’eccellenza, e troverai una scelta vastissima e un rapporto qualità prezzo magnifico.
La collezione include capi incantevoli, di ottima fattura, realizzati con le migliori fibre tessili naturali. Il rapporto qualità-prezzo è eccezionale… potrai scegliere, in base al tuo budget, tra molti modelli e tantissimi colori diversi!
Dai un’occhiata alla linea Sidney, ad esempio: lenzuola e set copripiumino in cotone 100%, tinta unita. Capi funzionali, facili da lavare, e che durano a lungo grazie all’attenta lavorazione artigianale. Le lenzuola freschissime e morbide, sono perfette per l’estate, mentre per l’inverno, puoi scegliere il copripiumino, composto da sacco, lenzuolo inferiore con angoli e 2 federe.
Se cerchi un completo più vivace, puoi optare per set con stampa a righe o a fiori.Ti piace l’arredamento essenziale e ami le sfumature di colore? La linea Siena, sempre in 100% cotone, propone lenzuola e copripiumino tinti in capo effetto stone washed che non hanno bisogno di essere stirati.
Se invece preferisci la fresca carezza del lino ti piacerà senza dubbio il modello Manila, sempre della linea No Stiro, composto da lenzuolo superiore in 100% cotone con balza applicata in 100% lino, due federe con un lato in 100% lino e un lato in 100% cotone, e il lenzuolo inferiore, con angoli, in 100% cotone.
È davvero raffinato e semplice al tempo stesso… insomma perfetto per ogni stile di arredamento!